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Mettere insieme le sfide e le opportunità odierne, costituisce la ricetta per il successo futuro di ogni organizzazione. 

Il mercato evolve ad un ritmo frenetico, portando alla necessità di nuovi modelli organizzativi ed operativi che permettano di rispondere sempre più adeguatamente alla crescente volatilità, cogliere proattivamente le opportunità e rivedere i modelli organizzativi quando le circostanze lo richiedono. 

Per rispondere a tale esigenza, negli anni si sono moltiplicate le azioni che ricadono sotto il cappello della Business Agility, portando a diverse declinazioni e piani di attuazione. Sinteticamente, con Business Agility si intende la capacità di rispondere in modo adeguato, in termini di velocità e risultato, alle sempre più mutevoli necessità di mercato.

Alla sua base vi è l’Agilità, ovvero l’attitudine di adattarsi rapidamente, sperimentando nuove tecnologie, iterando le soluzioni e incorporando i risultati nelle modalità operative di sviluppo dei servizi e dei prodotti. 

Questa caratteristica ha portato spesso, nel decennio scorso, ad associare l’agilità alle start-up e alle aziende con forte caratterizzazione digitale, ma nel contesto odierno ogni azienda deve essere considerata “digitale”, obbligandola a trovarne la declinazione specifica più efficace.

Inoltre, se fino ad oggi l’agilità si è concentrata sulle persone, ovvero sulla loro capacità di comprendere il contesto, per capitalizzare le nuove opportunità affrontando le minacce, oggi si è ad un nuovo punto di svolta dalle potenzialità esplosive: l’A.I. (Artificial Intelligence), l’Intelligenza Artificiale.

La nuova sfida, che non è possibile mettere in discussione ma solo affrontare con intelligenza e consapevolezza, è quella di integrare al meglio le nuove frontiere dell’A.I. per portare l’agilità al livello successivo, fornendo alle persone un “compagno di viaggio digitale” che le aiuti ed assista nell’interpretare i segnali di contesto, nonché del mercato di riferimento. 

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L’obiettivo è diventare proattivi, accettando che le sole politiche di gestione reattiva difficilmente consentono una leadership di mercato (o in alcuni casi la stessa sopravvivenza) a medio-lungo termine. 

Guardando al futuro, le organizzazioni di successo saranno quelle che troveranno costantemente nuovi modi di lavorare, responsabilizzando i propri collaboratori ed integrando strategicamente l’intelligenza artificiale, nonché le nuove tecnologie di frontiera, nei propri processi.



 

Senza l’intelligenza umana, non c’è utilità o scopo per l’intelligenza artificiale